ATTENZIONE!!
A
tutti i clienti, progettisti e operatori del settore:
prestate
attenzione alle certificazioni degli impianti!!
A
differenza di quanto si legge su alcuni siti internet e in alcuni
depliant informativi che stanno circolando, la normativa di riferimento
per tutti gli impianti di depurazione è il D.Lgs.
152/06 (e successive modifiche e integrazioni) che
definisce con precisione l'unità di misura "abitante equivalente"
ed i valori limite che lo scarico di qualsiasi impianto di depurazione
deve rispettare.
Gli impianti di depurazione devono essere accompagnati perciò
da certificazioni che si attengono esclusivamente alle prescrizioni
del suddetto decreto e non da certificazioni di enti di altri paesi
riportanti limiti tabellari diversi dalla normativa italiana vigente
e peraltro meno restrittivi e quindi non a norma.
A
titolo di esempio la Norma EN 12566-3 non costituisce alcun riferimento
ai limiti tabellari o di trattamento appropriato vigenti in materia
ma riguarda esclusivamente i materiali con cui sono costruiti alcuni
impianti di depurazione ma non gli impianti di fitodepurazione!!
Si
ricorda che gli impianti di depurazione, in particolar modo quelli
sotto i 50 abitanti equivalenti, devono avere i seguenti parametri
di riferimento:
Ingresso |
Portata
per abitante: |
200
litri/giorno |
BOD5: |
60 gr/abitante |
Uscita |
BOD5: |
40 mg/l |
COD: |
160 mg/l |
N ammoniacale |
15 mg/l |
N nitroso |
0,6 mg/l |
N nitrico |
20 mg/l |
Ph |
5,5-9,5 |
TSS |
80 mg/l |
|
|
Solo
gli impianti che rispettano questi parametri possono essere considerati
"trattamenti appropriati" secondo la normativa vigente in
materia.
Si
ricorda inoltre che gli impianti di fitodepurazione non abbisognano
di trattamenti finali di disinfezione per il riutilizzo delle acque
di scarico.
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